Milano, 8 mag. (askanews) - Nel 2021 sono state stimate 55 mila nuove diagnosi di tumore al seno, che rimane il nemico n°1 della salute femminile in campo oncologico. La diagnosi di tumore al seno è quindi sempre traumatica, soprattutto nei casi in cui le cure non hanno ancora definito un trattamento specifico, come quella del carcinoma mammario metastatico triplo negativo.
"Donne in meta" è la campagna di sensibilizzazione ideata con l'obiettivo di diventare un osservatorio permanente sui bisogni emotivi, ma anche pratici legati all assistenza socio-sanitaria per poter offrire informazioni utili e contributi da parte del team sanitario coinvolto nel percorso che le pazienti stanno seguendo. "Donne in meta" ha avuto uno spazio alla manifestazione "Race for the Cure". "Non si può mai abbssare la guardia ma anche se poi succede, perché la prevenzione non annulla la possibilità di ammalarsi, abbiamo tante armi a disposizione per tenere la malattia sotto controllo e far guarire la maggioranza delle donne. Anche quelle che non guariscono hanno una vita normale e lunga. Sono manifestazioni importantissime per tenere l'attenzione alta su questa problematica", ha spiegato Teresa Gamucci, direttore reparto oncologico del Sandro Pertini.
"L'impatto psicologico è molto forte, per cui è importante essere aiutate come pazienti anche attraverso lo sport. Ecco perché anche Donne in meta è presente qui a Race for the cure per dare spazio ai pazienti", ha sottolineato la paziente oncologica, Emanuela Tavella.
Lo sport in effetti scende in campo al fianco delle pazienti oncologiche. Per vincere la sfida contro la malattia consapevoli che la partita contro il tumore al seno è ovviamente e incredibilmente più dura di un match di rugby: "Credo che questa campagna sia diversa dalle altre perché è orientata a chi sta vicino alle pazienti, che sono le persone pià importanti per affrontare un momento così difficile", Marco Bortolami, allenatore Benetton Treviso rugby.
"Lo sport di per sé è già un vaccino senza controindicazioni ma è pur vero che bisogna conoscere le regole. E' importante tenersi in forma e fare i controlli di routine", ha concluso il campione olimpico di nuoto Massimiliano Rosolino alla manifestazione "Race for the cure".