Una strage silenziosa, si può definire così la lunga lista di medici caduti per Covid. Professionisti che non hanno mai abbandonato i loro pazienti, anche nei momenti più difficili, quando il sistema sanitario crollava, gli ospedali non avevano più capacità ricettiva e i malati gravi erano abbandonati nelle proprie case. Circa 3 medici morti al giorno, più di 160 in due mesi, più della metà in Lombardia, di cui un terzo a Bergamo.
E' questa infatti la provincia più colpita, dove a pagare sono stati soprattutto i medici di famiglia: su seicento attivi sul territorio, se ne sono ammalati 150 e ne sono morti sei. Vittime di una epidemia che ha registrato un'età media dei morti di 81 anni, ma un'età media dei morti tra i medici di 71 anni.
Ma perché la categoria ha pagato un così alto prezzo alla malattia? Perché la letalità dei medici non è uguale in ogni regione? Come si sono mosse le istituzioni? Perché il sistema sanitario non ha retto?
Nella video inchiesta del Sole 24 Ore le testimonianze dei professionisti sul campo: dal presidente dell'Ordine dei medici di Bergamo, Guido Marinoni al presidente della Federazione Nazionale Filippo Anelli e quello della Federazione Lombarda dei medici, Gianluigi Spata; dal presidente dell'Ordine dei medici di Venezia, Giovanni Leoni, a quello di Napoli, Silvestro Scotti, dalla presidente dell'Ordine di Reggio Emilia, Anna Maria Ferrari, al presidente dell'Ordine di Palermo, Salvatore Amato.
Voci forti, di chi ha affrontato l'emergenza e chiede che gli errori fatti vengano esaminati con chiarezza, perché la strage di medici e cittadini non si ripeta mai più.