MALWARE
1.
Coinhive (30%): progettato per estrarre la criptovaluta Monero, quando un utente visita una pagina Web, senza la sua approvazione. Ha colpito il 2% delle organizzazioni mondiali
2.
Cryptoloot (23%): malware simile per estrarre Monero, senza approvazione, ma è in JavaScript
3.
JSEcoin (17%): sempre per fare mining di Monero all'insapute dall'utente, ma web based
RANSOMWARE
1.
Locky (40%): si diffonde mediante email di spam, viene scaricato un Word o un file Zip che installa il malware, che crittografa tutti i file dell'utente
2.
WannaCry (35%): diffuso con un attacco globale nel maggio 2017 utilizzando un exploit del sistema operativo Windows SMB chiamato EternalBlue per propagarsi all'interno e tra le reti
3.
Globeimposter (8%): utilizzato per diffondere campagne spam, malvertising ed exploit kit
MALWARE PER MOBILE
1.
Triada (51%): malware per Android che attacca tramite una backdoor che concede privilegi amministrativi a malware scaricati
2.
Lokibot (19%): trojan bancario per Android e ruba informazioni, può diventare un ransomware che blocca il telefono
3.
Hiddad (10%): malware Android che riconfeziona app legali e poi le consegna a un negozio. La suafunzione principale è mostrare adv, ma può permettere ottenere dati sensibili degli utenti
MALWARE BANCARI
1.
Ramnit (29%): trojan che ruba credenziali bancarie, le password Ftp, i cookie della sessione e i dati personali
2.
Dorkbot (22%): trojan che ruba le credenziali della vittima tramite web-injects quando l'utente accede al proprio sito bancario
3.
Zeus (14%): trojan che colpisce le piattaforme Windows e spesso le utilizza per rubareinformazioni bancarie
APPROFONDIMENTI
Adesso è l'operatore a vigilare sulla sicurezza dello smartphone (di Giancarlo Calzetta)
Lo smartphone è l'emblema della comunicazione e ha lo scopo di tenerci connessi con i mondi del lavoro, delle amicizie, dell'informazione e, perché no, dell'intrattenimento. Ma c'è anche un altro mondo a cui veniamo collegati direttamente e al quale nessuno pensa, quello dei cyber criminali. I quali puntano sì ai dati personali, ma anche a utilizzare i singoli utenti per bucare le difese delle loro aziende.
Per essere al sicuro, non basta comprare una marca al posto di un'altra o limitarsi a usare il buonsenso: i criminali trovano sempre nuovi modi per entrare, senza destar sospetti, nei nostri dispositivi. Due mesi fa, degli sconosciuti hanno infettato un programma molto famoso usato per creare app iOS e Android, garantendosi l'accesso agli smartphone di tutti coloro che installavano un'app creata con quel programma (circa il 10% del totale)...
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VIDEO / Smartphone, come proteggersi dai malware che possono rubare i dati
La produzione di malware che colpiscono e infettano i sistemi operativi di smartphone e tablet è un trend in continuo fermento. Giorno dopo giorno, mese dopo mese, i vari ricercatori che si occupano di sicurezza informatica scovano nuovi virus in grado di penetrare i nostri smartphone alla ricerca di dati sensibili da prelevare...
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