JP Morgan ha annunciato che farà una propria criptovaluta da utilizzare per pagamenti istantanei tra conti, ma anche
Facebook sta lavorando da tempo a una sua moneta digitale, de utilizzare per abilitare pagamenti su Whatsapp in maniera semplice e sicura. Le due monete avranno una cosa in comune: entrambe saranno legate alla parità con il dollaro, nel senso che saranno convertibili uno a uno con i biglietto verde, o, nel caso di Facebook, con un paniere di monete. Saranno cioè delle stablecoin.
Bitcoin e le altre criptovalute non sono certo conosciute per la loro stabilità. Tutt'altro! Si tratta di strumenti ad altissima volatilità.
La storia ci insegna che le criptovalute subiscono oscillazioni senza paragoni nel mondo finanziario tradizionale. Complice la scarsa regolamentazione, l'esiguità del mercato e l'assenza di un valore intrinseco, le quotazioni sono andate spesso sulle montagne russe. Un anno fa il bitcoin era arrivato fino a 20mila dollari,
oggi vale più o meno un quinto. Ma all'inizio del 2017 era sotto quota mille dollari.
Ora, però, si sta facendo strada un nuovo criptostrumento che vuol far dimenticare quella volatilità. Sono proprio le stablecoin, criptovalute progettate per avere un prezzo più stabile, essendo agganciate a un bene del mondo fisico. Fino a poco tempo fa c'era solo
Tether, legato alla parità uno a uno con il dollaro, ma è finito sotto inchiesta perché sospettato di essere frutto di una delle tante truffe di questo mondo.
Sono nati
altri progetti di criptovalute legate alla convertibilità con il dollaro o altre monete legali, oppure all'oro o a un basket di criptovalute. Anche colossi del venture capital come Andressen Horowitz e Google Ventures hanno iniziato a investire in progetti di stablecoin.
Non si può nascondere che gli stablecoin abbiano un indiscutibile fascino. Una criptovaluta legata alla parità con il dollaro non è altro che un criptodollaro: una valuta stabile come il dollaro, ma che allo stesso tempo gode dei vantaggi delle criptovalute.