Tre volte premio Oscar con “Fuga di mezzanotte” (sceneggiatura), “Platoon” e “Nato il quattro luglio”, il regista americano Oliver Stone ha avuto nel corso di due anni, fino ai primi mesi del 2017, una serie di colloqui con il presidente russo Vladimir Putin, generando 20 ore di “girato”. Questo materiale è stato montato in un film documentario di 4 puntate, “The Putin Interviews”, che dalla scorsa settimana è stato messo in onda su Sky nel Regno Unito e su Showtime negli Usa. Il film è stato aspramente criticato negli Stati Uniti per l'approccio troppo benevolo, ad esempio sui bombardamenti in Siria, nei confronti del capo del Cremlino. Da altri è stato apprezzato perché offre una visione insolita su Putin privato. Nella video-intervista al Financial Times che riproponiamo sottotitolata in italiano, Stone racconta questa esperienza a tu per tu con il leader russo, minimizza l'allarme lanciato dall'intelligence Usa sul tentativo degli hacker russi di inquinare le elezioni presidenziali americane e, soprattutto, spiega perché l'Occidente non capisce Putin.