Si interrompe la serie positiva delle Borse europee, spinte al rialzo nelle ultime sedute dalle speranze di una pausa alla stretta monetaria. A pesare sui listini è il crollo dei prezzi del petrolio dovuto all’aumento delle scorte statunitensi e alle rinnovate preoccupazioni sulla domanda cinese. Così il Ftse Mib interrompe il rally che lo aveva portato ai massimi da luglio e chiude in calo dello 0,71%. In ordine sparso il resto d’Europa con Madrid e Francoforte in positivo mentre le altre piazze sono in rosso.
A Milano guidano le utility, in particolare A2a, Hera e Erg, che ancora beneficiano delle rispettive trimestrali, mentre scontano la frenata del greggio i petroliferi Saipem, Tenaris e Eni.
Vendite sul comparto del lusso zavorrato dai risultati di Burberry, che perde oltre il 10% alla Borsa di Londra. A Milano Moncler arretra di oltre il due percento e finiscono in rosso anche Brunello Cucinelli e Salvatore Ferragamo. L’euro si rafforza e scambia a 1,085 dollari. In calo il gas naturale poco sotto I 46 euro al megawattora.
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