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Egualia-Nomisma: farmaci generici a rischio, servono misure per riequilibrare il mercato

di Ernesto Diffidenti

La concorrenza dei biosimilari in Europa ha svolto un ruolo fondamentale sul fronte dei risparmi per i servizi sanitari e dell’ampliamento della platea dei pazienti che possono accedere a una larga fascia di farmaci ma c’è il rischio che tali vantaggi possano non riproporsi in futuro. Le criticità legate ai costi di sviluppo, ai rincari delle materie prime e ai vincoli burocratici stanno determinando problemi di approvvigionamento in Europa. Secondo il Rapporto 2023 dell’Osservatorio Nomisma presentato con Egualia, l’organo che rappresenta l’industria dei farmaci generici equivalenti e dei biosimilari, i primi medicinali destinati a scomparire dalle farmacie saranno quelli a basso costo. Secondo Lucio Poma, chief economist di Nomisma, “Cina ed India forniscono ai mercati dell’Unione Europea oltre il 56% del fabbisogno di principi attivi: considerando anche i prodotti intermedi la dipendenza si acuisce raggiungendo una quota del 74%. Servono misure per riequilibrare il mercato e alleggerire la pressione sull’industria”.
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