Il taglio alle pensioni d'oro entra in manovra con un emendamento del M5S, primo firmatario Patuanelli. Sarà un contributo di solidarietà in 5 scaglioni. Il contributo, che durerà per 5 anni, parte dai trattamenti da 90mila euro lordi annui. L'ultimo scaglione riguarda chi supera i 500mila. Penalizzazioni dal 10% al 40%. La stretta sarà del 10% per la parte eccedente degli assegni da 90mila a 130mila euro lordi l'anno. Si parte dunque dalle pensioni da 4.500 euro al mese. Taglio del 20% per la parte eccedente 130mila euro e fino a 200mila euro. Taglio del 25% per la parte eccedente 200mila euro e fino a 350mila euro. Sforbiciata del 30% per la parte eccedente 350mila euro e fino a 500mila euro. Taglio del 40% per la parte eccedente i 500mila euro. Il taglio non riguarderà i trattamenti liquidati con il sistema contributivo, quelli d'invalidità, le reversibilità, gli assegni alle vittime di azioni terroristiche o del dovere. La sforbiciata riguarderà anche gli organi costituzionali e di rilevanza costituzionale, che autonomamente ne decideranno le modalità. Istituito un fondo ad hoc presso l'Inps per i risparmi che verranno utilizzati per adeguare le pensioni più basse.
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