Roma, 22 nov. (askanews) - Gadget e cappellini per la Casa internazionale delle Donne di Roma e..
una campagna web per raccogliere fondi, con slogan molto simbolici; le donne del Buon Pastore cercano finanziamenti e una trattativa per chiudere i molti mesi di contenzioso con la giunta Raggi che vuole revocare la concessione dei locali alla storica istituzione. Ma insieme passano alle vie legali con il deposito di un ricorso al TAR, scritto da un team di avvocate.
Non è vero, sostiene il ricorso, che la Casa non paghi l'affitto; è vero che ne paga solo una parte. Ma è vero anche che a fronte di questo debito che offre servizi che hanno valore economico, consulenze legali, corsi pre parto, corsi anti violenza, assistenza migranti, e la manutenzione ordinaria e straordinaria del bellissimo complesso, tutto senza spese per il Comune ribadisce l'avvocata Giuliana Aliberti.
Non solo: il Buon Pastore, immobile storico protetto, non può essere messo a reddito perché destinato per legge a servizi di pubblica utilità: "Il patrimonio indisponibile non può essere locato né venduto, può essere affidato solamente ad associazioni senza fini di lucro che fanno attività sociali".
Il fondo della questione però non è legale o economico ma culturale, sottolinea Lia Migale, del direttivo della casa: "C'è il tentativo di negare una storia delle donne molto forte. Noi non facciamo politica in senso generale, noi facciamo la politica delle donne, cioé cerchiamo di far sì che il pensiero delle donne, che crea una realtà diversa, emerga e abbia un suo spazio".
E intanto si cercano fondi, sperando di tornare a trattare con la Giunta per una soluzione consensuale con in mano una somma di denaro; e si progettano nuove campagne: "Noi siamo molto grate a tutte le artiste e gli artisti che sono stati con noi da quando è iniziata questa campagna e che ancora ci sostengono, infatti ci saranno questi due grandi eventi, uno il 17 dicembre e l'altro il 27 gennaio all'Auditorium".
Come le serate della scorsa estate che hanno visto alla Casa Zerocalcare, Paola Turci, Paola Cortellesi e tanti altri che si sono spesi per tenere viva questa storica esperienza: "Sono state delle serate bellissime e speriamo che anche le prossime saranno strapiene e bellissime".