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Fuorisalone 2017, guida agli eventi clou da Tortona a Lambrate

  • 02:45

Milano (askanews) - Numeri in crescita ogni anno sia come visitatori che per eventi: il Fuorisalone di Milano, l'appuntamento collaterale al Salone del mobile durante la settimana dedicata al Design, si conferma uno degli eventi più importanti dell'anno in città, con 300mila visitatori stimati nell'arco dell'intera settimana. Negli anni anche le zone di Milano dedicate al Fuorisalone si sono estese ad ogni parte della città.

La zona più famosa e anche più gettonata da chi cerca le ultime tendenze del design ma anche per la movida, è quella di via Tortona: difficile se non impossibile destreggiarsi nel mare di appuntamenti previsti. Tra gli spunti da cogliere c'è il progetto Tortona 15 al Magna Pars Event Space: questo spazio di 800 metri quadri al primo piano ospita la mostra monografica "Kasa Karim" dedicata al designer d'interni Karim Rashid, che riunisce diversi pezzi d'arredamento da lui firmati per 14 aziende, alcuni presentati in anteprima. Sempre in via Tortona, ma al numero 31, si trova lo studio della designer Paola Navone, che ha firmato mostre ed allestimenti in tutto il mondo e vinto numerosi premi: per la prima volta ha disegnato un orologio, per Swatch, e ha rivoluzionato lo spazio dove lavora secondo il pattern che ha scelto per questa edizione limitata di 888 pezzi.

A due passi dal Duomo c'è un altro appuntamento fisso del Fuorisalone: nel cortile di via Festa del Perdono, sede dell'Università Statale di Milano, c'è la mostra-evento "Material immaterial" ideata dal mensile Interni, che quest'anno festeggia la 20esima edizione. Tanti i progettisti italiani ed internazionali che sono stati coinvolti come Alessandro e Francesco Mendini, Italo Rota, Michele De Lucchi, lo studio Big, Ron Arad, Shop Architects: il progetto ha una doppia anima, da un lato l'universo della realizzazione concreta, con i materiali come legno, ceramica, metalli, plastica e fibre naturali, dall'altro la dimensione immateriale della creazione, a partire dal pensiero del progettista, sempre più aiutato da tecnologie digitali e realtà virtuale.

Per chi invece sceglie un percorso più attento ai giovani designer il nome giusto è Ventura Projects, il gruppo di lavoro che cura da quest'anno una doppia location: quella consolidata di via Ventura in zona Lambrate e quella negli spazi finora vergini dei Magazzini Raccordati in stazione Centrale. Nella prima, oltre a nomi affermati come Simone Micheli che qui ha il suo studio, si trovano 100 giovani designer che espongono i loro oltre 600 prodotti nello spazio Din-Design In, con aperture straordinarie sino a tarda sera.

A Ventura Centrale espongono due giovani ma già affermati designer stranieri. Il britannico Lee Broom festeggia 10 anni di attività con l'installazione "Time machine", che celebra il passare del tempo riunendo i più importanti pezzi da lui creati e con un orologio di marmo di Carrara creato per l'occasione. L'olandese Maarten Baas firma ""May I have your attention, please?", installazione composta da una serie di megafoni che emettono una cacofonia di voci sussurrate e da sedie disposte in modo disordinato: un focus sull'importanza dell'attenzione, un bene difficile da ottenere e dunque al giorno d'oggi più prezioso, che ha vinto il Milano Design Award come Best Concept.

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