Il Global Sturt up Program è un bando pubblico del ministero dello Sviluppo e dell'agenzia Ice, una sorta versione italiana di “Erasmus”: 30 giorni per le domande. È destinato a 120 start up che vogliono rafforzare le capacità tecniche, organizzative e finanziarie per affrontare i mercati esteri. Non presenti sui mercati internazionali, devono essere impegnate in Ict, automotive e robotica, medtech, circular economy o in altri settori innovativi. Obiettivo implementare e consolidare le competenze manageriali favorendo le opportunità di business e l'attrazione di investimenti internazionali. Si punta su formazione specifica e stage all'estero da 3 a 6 mesi presso incubatori in Regno Unito, Usa, Cina, Giappone, Corea del Sud e Slovenia. Poi eventi promozionali. Contributo forfettario di 14mila euro mensili a start up (20% a fondo perduto) per lo stage all'estero di 3 mesi (estendibili a 6). Contributo di 7mila euro per le spese all'estero del rappresentante designato dalla startup. In 2 tranche: una prima della partenza, l'altra a fine dell'attività sulla base delle spese sostenute.
Per saperne di più
Parte l'«Erasmus» per le startup a caccia di fondi all'estero