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Venezuela, Guaidò lancia appello: scioperi per paralizzare Paese

  • 01:18

Milano, 2 mag. (askanews) - Il leader dell'opposizione venezuelana Juan Guaidò ha lanciato un appello a un'escalation di scioperi per costringere il presidente Nicolas Maduro a rinunciare al potere.

L'autoproclamato presidente ha invitato i dipendenti pubblici ad agire e a partecipare a uno sciopero generale, mentre Stati Uniti e Russia si scambiano accuse sulle reciproche responsabilità nella situazione e Maduro annuncia il "fallimento" del golpe ai suoi danni.

Il Segretario di Stato americano Mike Pompeo ha detto al ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov che Mosca "destabilizza" il Venezuela e ha chiesto ancora una volta alla Russia di smettere di sostenere Maduro.

Lavrov ha risposto denunciando "l'influenza distruttiva" degli Usa in Venezuela, affermando che "l'ingerenza di Washington" è "una flagrante violazione del diritto internazionale".

Il capo della diplomazia russa ha anche criticato le dichiarazioni di Donald Trump e Mike Pompeo secondo cui le forze armate statunitensi potrebbero intervenire, se necessario, in Venezuela.

Da parte sua, Maduro, dato per pronto a lasciare il Paese, si è ripreso la scena apparendo alla tv di Stato per dichiarare ufficialmente "fallito il golpe delle forze imperialiste".

Nel corso delle manifestazioni di protesta contro il regime sono morti un giovane uomo di 24 anni e una donna di 27; sono stati 130 i feriti in tutto il paese per pallottole o gas lacrimogeni.

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