Khartum, 12 apr. (askanews) - Nonostante la caduta di Omar al-Bashir in Sudan le piazze sono ancora piene di manifestanti. Nella capitale Khartum in migliaia si sono diretti verso la sede dell'esercito che attraverso un golpe militare ha destituito il presidente che di fatto è stato dittatore del Sudan per trenta anni.
"Siamo riconoscenti all'esercito per aver posto fine al regime del presidente, che oltre a vessare il proprio popolo stava mettendo a rischio la stabilità della regione. Ma ora chiediamo una transizione democratica", ha dichiaratto Yassir Arman, leader dell'opposizione in Sudan.
Il Consiglio militare di transizione ha assicurato che intende dialogare con tutte "le entità politiche" del Paese e che il futuro governo sarà "un governo civile". "Noi intendiamo dialogare con le entità politiche. il futuro governo sarà un "governo civile". Noi non interferiremo", ha assicurato il generale Omar Zain al-Abidin, membro del Consiglio militare di transizione.
"L'ex presidente sudanese Omar al-Bashir è agli arresti. Sarà processato secondo il nostro sistema giudiziario e come consiglio militare, durante il nostro mandato, non consegneremo il presidente a Paesi esteri", ha detto il generale Omar Zain al-Abidin, durante la conferenza stampa a proposito del mandato d'arresto spiccato dal Tribunale penale internazionale per crimini di guerra e contro l'umanità in Darfur.
"Avremo tolleranza zero per coloro che hanno ucciso cittadini", ha aggiunto il generale.