Seul (askanews) - Il vicepresidente di Samsung e rampollo della famiglia fondatrice del colosso dell'elettronica sudcoreano, Lee Jae-yong è giunto in tribunale, a Seul, per il processo che lo vede imputato con l'accusa di corruzione. Uno scandalo nazionale che ha portato anche alla destituzione e all'arresto della presidente coreana, Park Geun-hye.
L'autorità giudiziaria sudcoreana accusa Mr Samsung di appropriazione indebita di fondi, di spergiuro e di aver giocato un ruolo chiave nello scandalo che ha coinvolto la presidente.
Lee Jae-yong avrebbe pagato alla sciamana confidente della preisdente, Choi Soon-sil oltre 36 milioni di dollari, in cambio di favori da parte del governo per la ristrutturazione dell'azienda di famiglia.