Roma, (askanews) - Ennesimo cambiamento all'interno del governo di Donald Trump, che aggiunge un nuovo falco nel suo esecutivo: questa volta a lasciare è il consigliere per la sicurezza nazionale, il generale H. R. McMaster, sostituito da John R. Bolton, ex ambasciatore americano alle Nazioni Unite, da sempre sostenitore di politiche aggressive a livello internazionale.
Bolton è il terzo consigliere per la sicurezza, in quanto McMaster, che non è mai riuscito a sviluppare un buon rapporto con Trump, aveva già sostituito Michael T. Flynn, costretto alle dimissioni a febbraio 2017, dopo aver mentito al vicepresidente Mike Pence sui suoi contatti con persone vicine al governo russo. L'uscita di McMaster non è una sorpresa; il generale stava discutendo da tempo con Trump questa possibilità poi, ha fatto sapere la Casa Bianca, il processo si è accelerato.
Solo pochi giorni fa il presidente degli Stati Uniti ha licenziato il segretario di Stato, Rex Tillerson, una colomba all'interno dell'amministrazione, sostituita con Mike Pompeo, capo della Cia, che più volte ha proposto un intervento in Corea del Nord e ha chiesto di uscire dall'accordo con l'Iran sul nucleare. Sembra che l'arrivo di Bolton sia la mossa finale di Trump per preparare la sua squadra in vista dell'incontro con il leader nordcoreano Kim Jong Un che dovrebbe avvenire a maggio. Bolton, infatti, ambasciatore alle Nazioni Unite tra il 2005 e il 2006 sotto George W. Bush, è un conservatore, e come Pompeo ha espresso un parere positivo a una operazione di cambio di regime in Corea del Nord e anche all'avvio di una guerra con l'Iran.