Stoccolma, 7 ott. (askanews) - L'Accademia reale delle Scienze di Svezia ha assegnato oggi il premio Nobel per la Chimica a due donne, la francese Emmanuelle Charpentier e l'americana Jennifer A. Doudna. Il riconoscimento alle due scienziate del Max Plank di Berlino e dell'università californiana di Berkley è andato "per lo sviluppo di un metodo per riscrivere il genoma", denominato Crispr.
Charpentier e Doudna, si spiega nelle motivazioni del premio, hanno scoperto uno degli strumenti più importanti della tecnologia applicata alla genetica, il Crispr/Cas9, con cui possono modificare il DNA di animali, piante e microrganismi con estrema precisione. Questa tecnologia ha avuto un impatto rivoluzionario sulle scienze della vita, sta contribuendo a nuove terapie contro il cancro e può realizzare il sogno di curare le malattie ereditarie.
Durante gli studi di Charpentier sui batteri, la ricercatrice ha scoperto una molecola precedentemente sconosciuta che disarma i virus scindendo il loro DNA.
Charpentier ha pubblicato la sua scoperta nel 2011. Lo stesso anno ha avviato una collaborazione con Jennifer Doudna, una biochimica con una vasta conoscenza dell'RNA. Insieme, sono riuscite a ricreare le forbici genetiche dei batteri in una provetta e a semplificare le componenti molecolari delle forbici in modo che fossero più facili da usare.
In un esperimento epocale, Charpentier e Doudna hanno riprogrammato le forbici genetiche dei batteri ed hanno dimostrato che potevano essere controllate in modo da poter tagliare qualsiasi molecola di DNA in un sito predeterminato.
Da quando Charpentier e Doudna hanno scoperto le forbici genetiche Crispr/Cas9 nel 2012, il loro utilizzo è esploso. Questo strumento ha contribuito a molte importanti scoperte nella ricerca di base. In medicina, ad esempio, sono in corso sperimentazioni cliniche di nuove terapie antitumorali.