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Medioriente: premier Iraq a Teheran incontra dirigenza iraniana

  • 01:30

Teheran (askanews) - L'apparente liquidazione dell'Isis nel territorio conquistato a cavallo tra Siria e Iraq a partire dal 2014, insieme alla disintegrazione, anche qui apparente, delle complicità internazionali e più o meno sotto traccia che hanno gonfiato le vele dei miliziani di al Baghdadi, hanno rimesso in discussione tutti gli equilibri geopolitici mediorientali.

In questa cornice è da valutare la visita in Iran del primo ministro iracheno Haider al-Abadi nella prospettiva di approfonditi colloqui sulla sempre più stretta cooperazione tra Iran e Iraq, paesi a maggioranza sciita, divisi da una feroce rivalità ai tempi di Saddam Hussein.

Abadi è arrivato nella capitale iraniana nella notte e nel corso della visita il premier iracheno incontrerà il presidente Hassan Rohani, l'Ayatollah Ali Khamenei, guida suprema della Rivoluzione islamica, e il presidente del parlamento Ali Larijani.

Gli incontri con la dirigenza di vertice iraniana, come detto, avvengono mentre le forze irachene hanno annunciato un'offensiva, probabilmente decisiva, nei pressi del confine con la Siria contro le ultimi roccaforti dei guerriglieri dell'Isis ancora trincerati e assediati nel paese. E questo mentre le unità militari di Bagdad sono impegnate anche per riprendere il controllo delle zone contese ai curdi nell'Iraq settentrionale.

A questo proposito, Teheran ha manifestato la stessa dura opposizione del governo iracheno al referendum d'indipendenza tenuto lo scorso 25 settembre dalle autorità della regione autonoma del Kurdistan, al fine di evitare la diffusione del contagio indipendentista curdo all'interno dei confini iraniani.

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