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Il fronte di Kharkiv: ecco come vivono al fronte i soldati ucraini

Tra il 10 e il 20 maggio la controffensiva ucraina da Kharkiv verso Belgorod (Russia) si è fatta più forte. L'esercito ucraino ha riconquistato Malaia Rohan, Tsirkuny e Rus'ka Lozova e ha rimesso con orgoglio la bandiera giallo/azzurra nei palazzi comunali devastati dai russi.
I soldati combattono per la propria patria. Dopo la ritirata russa alcuni civili rientrano nel proprio paese.
Gli edifici bombardati sono postazioni militari o strutture vicine ritenute strategiche dai russi. I mezzi russi persi o abbandonati dall'esercito di Putin vengono recuperati dall'esercito ucraino.
La giornata dei soldati è organizzata dalle 4 del mattino alle 10 sera ed è scaglionata in turni. Alle 4 si sveglia il primo turno deputato a pattugliare il bunker e dare il cambio in trincea. Poi alle 6 entra in azione il secondo gruppo. Alle 8 si inizia a combattere e si risponde al fuoco russo. I militari difendono le posizioni da trincee scavate nella terra e si danno il cambio per mangiare e riposare. Alcuni soldati vanno in perlustrazione del territorio.
La vita nel bunker è fatta di stretta convivenza. Mentre fuori la guerra continua all'interno ci si distrae chiacchierando e bevendo il tè. I soldati comunicano con le famiglie attraverso le video chiamate. O scrivono lettere nei momenti di pausa. Nel bunker c'è chi si svaga attraverso giochi da tavolo. I pasti vengono consumati velocemente e in autonomia. Tra un turno e l'altro i soldati recuperano il sonno, poi ci si prepara alla battaglia. Combattenti medici danno assistenza ai malati. Durante il giorno si attivano le operazioni dei droni per scovare i carri armati russi. Nelle operazioni di guerra vengono usate le armi anticarro Javelin e l'artiglieria. Lungo i campi dei villaggi vicino Kharkiv, dove gli scontri sono stati violenti, ci sono ancora corpi di soldati russi caduti in battaglia. Immagini girate a Kharkiv da Mattia Sorbi tra il 10 e il 20 maggio 2022.
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