Berlino (askanews) - Angela Merkel si avvia a governare la Germania per altri quattro anni. Ma quella di domenica, alle elezioni legislative tedesche per il rinnovo del Bundestag, può ben dirsi una vittoria zoppa per il suo partito: la Cdu ha infatti perso oltre l'8% dei voti e un centinaio di seggi nella nuova camera bassa del parlamento. Merkel, come sempre, ha reagito mostrando un sorriso tranquillizzante, pur riconoscendo l'imminente fase di difficoltà, a fronte soprattutto dell'irruzione sulla scena politica tedesca dell'estrema destra.
"Non nascondo che naturlamente avrei desiderato un risultato migliore, è chiaro. Abbiamo comunque raggiunto l'obiettivo strategico di queste elezioni: siamo il primo partito e guideremo il prossimo governo", ha sintetizzato la Kanzlerin nel suo discorso nel quartier generale della Cdu a Berlino dopo il voto.
Non è andata meglio, anzi, allo sfidante socialdemocratico alla Cancelleria, Martin Schulz, il cui partito ha toccato il minimo storico, poco sopra il 20%. Schulz ha preso atto della sconfitta e ha immediatamente annunciato, tra gli applausi, di voler passare all'opposizione: "Stasera finisce la nostra collaborazione con la Cdu e la Grosse Koalition".
Una scelta quella di Schulz che avrà anche la conseguenza non secondaria di evitare che l'AfD, diventata terza forza politica di Germania con oltre il 13% dei voti, diventi il primo partito di opposizione.
Grande entusiasmo naturalmente per Alternative fuer Deutschland che irrompe nel Bundestag con circa 90 seggi e stravince soprattutto nella ex Ddr. "Cacceremo Frau Merkel, ci riprenderemo il nostro popolo e il nostro paese": ha dichiarato esultante il capolista dell'AfD, Alexander Gauland, forte del risultato ottenuto.
A festeggiare, all'indomani dal voto, c'è anche la Fdp, il partito liberaldemocratico di Christian Lindner che rientra in parlamento con un risultato più che lusinghiero, superiore al 10%.
L'unica possibile soluzione per il futuro governo tedesco sembra essere la coalizione "Giamaica": tra Unione Cdu/Csu, Fdp e Verdi (nero-gialla-verde cioè i colori dei tre partiti), con la Spd all'opposizione e tutti gli altri partiti che hanno escluso categoricamente alleanze con l'AfD.