Roma, (askanews) - Non potrebbero essere più diversi: gli indipendentisti catalani di Esquerra Republicana de Catalunya (Erc) e gli unionisti di Ciutadans, due formazioni agli antipodi da tutti punti di vista, si contendono - stando ai sondaggi - la palma di partito più votato nelle elezioni catalane. L'unica cosa che li accomuna è l'aver presentato due donne come candidate alla carica di presidente della Generalitat: Marta Rovira e Inès Arrimadas.
Rovira, avvocata quarantenne, ricopre la carica di Segretario
generale dei repubblicani, dato che il leader, l'ex vicepresidente catalano Oriol Junqueras, è in custodia cautelare in carcere con l'accusa di ribellione e sedizione. La minaccia di un'incriminazione di fatto pende anche sulla stessa Rovira, che però durante la campagna non si è risparmiata:
"Non è una questione di bandiere, è questione di dare a questo paese l'opportunità di avanzare, di lottare contro le disuguaglianze, di costruire una repubblica sociale. Vogliamo che vincano le forze repubblicane, vogliamo che il nostro paese avanzi, ma vogliamo anche impedire a Ciutadans di vincere, impedire che vincano con le loro menzogne, con la divisione: facciamolo per questo, votiamo, riempiamo le urne di voglia, di speranza e di repubblica".
La 36enne Arrimadas - nata in Andalusia e trasferitasi a Barcellona nel 2008 - è invece una nuova arrivata nel panorama politico, ma dopo il suo ingresso nelle file di C's, nel 2011, ha scalato i vertici del partito di cui è ormai la
numero due dopo il fondatore Albert Rivera. Le sue origini le hanno permesso di presentarsi come rappresentante di quella parte della popolazione catalana emigrata nella regione per motivi economici e che in maggioranza non simpatizza
per l'indipendentismo, ideale che però negli ultimi anni ha fatto sempre più breccia tra i figli e i nipoti degli immigrati di prima generazione.
"Siamo vicini, molto vicini alla realizzazione di un sogno. Perché questo incubo del processo indipendentista avrà una data storica. Ricordate tutte le date storiche che abbiamo avuto in questo processo...be' questa sì che sarà importante, giovedì (il giorno delle elezioni, ndr) sarà la data di scadenza del processo indipendentista di Puigdemont, di Junqueras e della signora Forcadell. È finita".
Malgrado tutto, per entrambe le leader la strada verso un'investitura appare in salita, anche se i loro rispettivi partiti dovessero arrivare primi nelle urne. Sulla leader repubblicana pesano le divisioni fra i partiti indipendentisti emerse dopo gli arresti e il commissariamento della Catalogna, senza contare che in caso di vittoria Rovira potrebbe decidere di farsi da parte a favore dello stesso leader incarcerato Junqueras - che rimane il capolista del partito alle elezioni.
Se invece come primo partito emergesse Ciutadans, difficilmente riuscirebbe a formare una maggioranza data la sua distanza con i socialisti e la parte unionista della sinistra catalana.