Roma, 26 lug. (askanews) - Il dialogo tra Italia e Stati Uniti sulla crisi in Libia "va avanti in maniera molto stretta" perché "gli Stati uniti condividono l'importanza del Mediterraneo" e "si rendono conto che una soluzione della crisi libica riguarda non soltanto i paesi vicini come l'Italia ma la stabilità internazionale".
È quanto ha detto l'ambasciatore italiano a Washington, Armando Varricchio, a margine della XIII Conferenza degli ambasciatori e delle ambasciatrici, che si è conclusa oggi alla Farnesina.
"Tradizionalmente la Libia è fragile, non ha una tradizione di
unità nazionale", ha ricordato il diplomatico italiano. "Ma
quello che si è capito ancora dagli ultimi avvenimenti è che
nessuno, da solo, né in Libia né fuori dalla Libia, può risolvere i problemi. Bisogna lavorare insieme".
Neppure il generale Khalifa Haftar, nei confronti del quale
sembra esserci stato nelle ultime settimane un riposizionamento
di Washington, può rimanere escluso dal dialogo per una soluzione della crisi. "Haftar certamente è un leader importante, è una componente essenziale, rappresenta una parte del paese. C'è bisogno del lavoro di tutti", ha commentato Varricchio.