Srebrenica (askanews) - Dopo 22 anni a Srebrenica si inumano ancora le vittime. I resti di 71 bosniaci, vittime del massacro del 1995, identificate di recente, sono stati sepolti, nel 22esimo anniversario, al memoriale della strage, la più grave compiuta sul suolo europeo dalla Seconda guerra mondiale. In pochi giorni del luglio 1995 più di 8.000 uomini e giovani maschi bosniaci musulmani furono massacrati dalle forze serbe di Bosnia agli ordini del generale Ratko Mladic mentre tentavano di fuggire dall'enclave di Srebrenica.
Un bagno di sangue considerato un atto di genocidio dalla giustizia internazionale. Come ogni anno l'11 luglio, migliaia di persone si sono raccolte al memoriale di Potocari. Quest'anno si sono riunite intorno alle 71 bare ricoperte da un drappo verde, accarezzate dalle donne in lacrime.
I resti delle 71 vittime, fra cui sette minorenni e una donna, hanno raggiunto gli altri 6.439 morti, mentre 233 sono sepolti altrove, secondo l'Istituto bosniaco per i dispersi. Un migliaio resta non identificato o scomparso.