Fast fashion a luci e ombre: i numeri e il nodo sostenibilità
di Alessia Tripodi
È il 1989 quando sulle pagine del New York Times si parla per la prima volta di fast fashion, di moda “veloce” e basso costo, con negozi che cambiano le scorte ogni tre settimane per inseguire le tendenze. È però tra la fine degli anni Novanta e gli anni Duemila che la moda a basso costo raggiunge il suo culmine e oggi il mercato del fast fashion vale oltre 120 miliardi di dollari a livello globale. Tra i brand protagonisti ci sono, per esempio, H&M e Zara, ma anche molti altri, che di recente si trovano ad affrontare la concorrenza di nuovi player cinesi come Shein e Temu, oltre alle sempre più pressanti sfide per garantire la sostenibilità della produzione e il rispetto dei diritti di chi lavora. La giornalista del Sole 24 Ore Alessia Tripodi ne ha parlato con le colleghe Marta Casadei e Cristina Gennari, che ha presentato i dati del focus sul fast fashion realizzato per Lab24. Insieme agli ospiti Antonio Margotti, Direttore generale Sourcing & Operations Gruppo OVS e Marina Spadafora, Ambasciatrice moda sostenibile Fashion Revolution. Per analizzare il fenomeno sui social interverrà Laura Milani, Head of Luxury e Made in Italy di Tiktok Italia