Italia

Temi politici per un racconto empatico: torna Zerocalcare con una nuova serie Netflix e porta 5mila fan all’anteprima

di Marta Cagnola

Una serie più politica ma soprattutto umana ed emotiva. Dopo il successo di Strappare lungo i bordi, Michele Rech cioè Zerocalcare, torna su Netflix con la seconda serie di animazione ’Questo mondo non mi renderà cattivo’. Il racconto inizia con l’arresto del protagonista e ripercorre cronologicamente i fatti attraverso la sua voce scaldata da una luce in una stanza per interrogatori con il poster di Don Matteo alla parete. Si scopre che il clima nel quartiere è diventato pesante dopo che un gruppo di migranti è stato scaricato nel locale centro di accoglienza. I muri sono tappezzati di manifesti che allarmano le coscienze con la minaccia della sostituzione etnica. Eppure, come si potrebbe pensare, il racconto non è polarizzato, non si dedica a tracciare il solco tra buoni e cattivi. «Penso che a nessuno serva un maestrino che dica dove sta la ragione e dove sta il torto - racconta Michele Rech - ci sono persone della mia vita a cui voglio bene e che si sono trovate in posizioni che per me erano sbagliate ma riesco a capire quali sono le traiettorie umane che li hanno portati fino a lì. Mi interessava raccontare questo, non fare una lezioncina».
Prodotta da Movimenti Production, società del gruppo Banijay, in collaborazione con Bao Publishing, l’editore dei suoi libri, la serie è composta da 6 episodi, di circa mezz’ora ciascuno. Un ritorno carico di aspettative - alla grande festa romana all’ex mattatoio di Testaccio sono arrivati 5mila fan, in fila dal pomeriggio - e Michele reagisce come sempre con la sua ironica ansia. «Sono terrorizzato - dice sorridendo - è la serie che volevo fare, è riuscita più o meno come la volevo però ogni tanto penso “ma chi me l’ha fatto fare!”».
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