Italia

Sanità, Winter School: reinventare processi, ruoli e competenze

Napoli, 12 mar. (askanews) - Riformare la convenzione e gli accordi con la Medicina generale, ridisegnare lo studio medico e le forme associative per rispondere ai nuovi bisogni di salute, è stato il tema al centro della prima giornata dalla Winter School di Napoli, una due giorni alla luce dell'attuazione concreta del Dm 71 Sanità.

É emersa la necessità di rivedere l'impegno di tutti gli operatori coinvolti sotto la guida del distretto socio sanitario per evitare che le future case di comunità e gli ospedali di comunità si tramutino in ulteriori strutture costruite ma scarsamente utilizzate. Sarà importante individuare i ruoli e i compiti dei professionisti coinvolti, ma anche l'impegno garantito e gli indicatori di risultato saranno fondamentali per un nuovo rapporto con la Medicina generale che passa anche attraverso una revisione della convenzione che ne disciplina gli accordi. Sul tavolo anche i fondi che arriveranno con il Pnrr.

Claudio Zanon, direttore scientifico Motore Sanità: "Il Piano nazionale di Ripresa e resilienza è un'occasione importante, fondamentale, per il rilancio del servizio sanitario nazionale dopo la pandemia da Covid. Verranno spesi 10 miliardi per quanto riguarda la medicina del territorio e 10 miliardi per quanto riguarda la revisione di alcune parti degli ospedali. Verranno potenziati i pronto soccorsi e verranno sostituite le tecnologie obsolete con più di cinque anni. In questo senso bisogna avere delle linee guida nazionali per capire quali tipi di tecnologia, e questo va concordato a livello nazionale e poi messo a terra a livello regionale".

"Questo è un debito buono, ma sempre un debito è. Ed è per questo che dobbiamo spenderlo in maniera efficace ed efficiente. Per fare questo nel territorio verranno create case di comunità, ospedali di comunità e verrà soprattutto potenziata l'assistenza domiciliare, ma bisogna chiarire bene quale sarà il ruolo della Medicina generale e dei pediatri di libera scelta ossia quello che sarà il nuovo rapporto convenzionale con i medesimi".

La Campania avrà un ruolo fondamentale nell organizzazione della nuova sanità anche alla luce dei successi registrati negli ultimi anni. "Perché abbiamo fatto la Winter School anche a Napoli quest'anno? Perché la Campania, negli ultimi anni, ha segnato dei punti importanti per quanto riguarda l' evoluzione del proprio Servizio sanitario regionale. E' stata una delle Regioni più virtuose nel combattere il Covid. Per esempio pensiamo al numero di vaccinati e soprattutto è diventata un punto di riferimento per alcune cose intraprese che possono essere utilizzate e anche diffuse in altre Regioni".

"In Campania esistono delle realtà estremamente importanti: molti presidenti delle società scientifiche sono campani, esistono delle strutture come il Pascale, il Cardarelli, che hanno all'interno delle tecnologie e dei medici, degli specialisti preparati ad altissimo livello. Ed esiste poi la voglia di attuare subito quelli che sono i fondi nazionali di Ripresa e Resilienza"

Campania virtuosa anche nel periodo della massima emergenza Covid che è stato gestito attraverso l'Unità di crisi gestita direttamente dal presidente della Regione Vincenzo De Luca.

Pietro Buono dirigente di staff della Direzione Salute della Regione Campania: "Questo tavolo di lavoro è stato la chiave per una soluzione immediata delle problematiche che venivano riscontrate quotidianamente tra ospedali e territorio. Questo coordinamento diretto dalla presidenza, attraverso l'ufficio di Gabinetto e dei 17 direttori generali con la direzione generale della Salute e la programmazione, è stato la chiave di volta importante che oggi, ad esempio, ci sta permettendo di affrontare meglio la questione della guerra in Ucraina. Questo mi dà modo di dire che è collaudato un sistema che funziona sempre perché questa è un ulteriore crisi sanitaria, ma sarà affrontata in modo dinamico, con una gestione immediata e con direttori generali pronti anche a raccogliere questa ulteriore esigenza di salute europea".

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