Italia

Protezione civile, Realacci: ripartire da progetto Casa Italia

  • 01:54

Roma, (askanews) - L'eccellenza della protezione civile italiana raggiunta in termini di gestione dell'emergenza va ora sostenuta con una forte azione di prevenzione. Lo ha ribadito il presidente della commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, in occasione della presentazione del libro "Italiani con gli stivali" di Erasmo D'Angelis, responsabile della struttura di missione della presidenza del Consiglio sul dissesto idrogeologico, #italiasicura.

"Il sistema di protezione civile misura in tutti i paesi i livelli di civiltà del paese e la sua forza e coesione - ha detto Realacci -. L'Italia da questo punto di vista, anche per i tanti errori commessi nel passato, ha un sistema forte, uno dei migliori del mondo se non il migliore. Disastri come ad esempio i 1800 morti provocati dall'uragano Katrina a New Orleans da noi oggi non sarebbero possibili. Questo perchè mettiamo assieme stato, vigili del fuoco, un volontariato di grande qualità e siamo in grado di rispondere alle emergenze". Ma mancano ancora due pezzi di questo sistema, "il primo a monte ed è la prevenzione nel senso della capacità delle istituzioni e dei cittadini di organizzarsi per fronteggiare le emergenze e io qui penso francamente che sarebbe utile un servizio civile obbligatorio, su vari terreni ma anche su questo della protezione civile per creare una infrastruttura anche culturale nel paese perchè troppe volte ci sono state vittime perchè i cittadini, donne, uomini, bambini, anziani, non sapevano cosa fare. L'altro elemento è quello della prevenzione dal punto di vista dei rischi che sappiamo che esistono, quindi il dissesto idrogeologico e il rischio antisismico". "Qui - ha concluso Realacci - bisogna assolutamente ripartire con forza e con concretezza, oltre che sulla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto, sul progetto di Casa Italia. Abbiamo il Sisma Bonus, un forte incentivo a mettere in sicurezza le case. Si tratta di una prospettiva che serve a salvare vite ma anche a rilanciare un'ecomomia, creando posti di lavoro, sulla base della qualità, della sicurezza, del risparmio energetico. Insomma di una prospettiva in cui l'Italia può essere forte".

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