Pierfrancesco Latini, Ceo Sace, interviene nella tavola rotonda su “L'innovazione come motore per la ripartenza”. «Vediamo presupposti per la ripartenza del Paese – afferma -, che non potrà che essere trainata da export ed eccellenze settoriali del Made In Italy. Italianità è sinonimo di qualità, affidabilità e creatività in settori come moda, arredo, ingegneria, food, turismo. Siamo il quarto paese esportatore di beni in Europa e il terzo al mondo per soli prodotti di consumo (moda, food e arredo spiccano tra tutti). Dobbiamo giocare ad armi pari, per questo servono infrastrutture logistiche e digitali per la competitività del Paese. L' E-commerce ha un potenziale inespresso». Secondo Latini «non potrà esserci una vera ripartenza senza un'economia pulita e circolare. Sace – aggiunge - è pronta a fare la sua parte al fianco sia delle aziende. Il nostro ruolo è di sostengo all'export, con 3mila aziende grazie a un'offerta assicurativo-finanziaria integrata con un alto tasso di digitalizzazione. Oltre 30 miliardi di euro sono mobilitati a sostegno delle imprese finora quest'anno». Quale il futuro di Sace? «Secondo 3 traiettorie: maggiore sostegno alle esportazioni; rilancio dell'economia nazionale oltre la fase dell'emergenza; supporto alla sostenibilità, attraverso in primis le risorse del Green New Deal. L'obiettivo di Sace è creare un sistema più competitivo e più sostenibile».
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