Italia

Pensioni: ecco i 7 canali flessibili di uscita dal lavoro

di Nicoletta Cottone

Quota 100, opzione donna, precoci, usuranti, Ape volontario e sociale, isopensione: ecco le 7 opzioni per l'uscita flessibile dal lavoro. Quota 100: misura sperimentale per il triennio 2019-2021: si accede a 62 anni con 38 di contributi. Ma anche con 38 di contributi e 63, 64, 65 e 66 anni d'età. Incumulabilità fino a 67 anni. Opzione donna: destinatarie donne che abbiano 35 anni di contributi e 58 di età per le dipendenti (e 59 per le autonome). Ricalcolo contributivo e decorrenza posticipata di 12 mesi. Lavori usuranti: pensione anticipata per lavori usuranti a 61 anni e 7 mesi e 35 anni di contributi. Devono aver svolto attività usuranti almeno per metà della vita lavorativa. Ape volontario: i lavoratori possono fare domanda a 63 anni con 20 di contributi. Previsto un assegno ponte per un massimo di 43 mesi prima della pensione di vecchiaia. Ape sociale: A 63 anni con 30 di contributi a disoccupati con disoccupazione chiusa da 3 mesi; per chi assiste da 6 mesi conviventi con grave disabilità; per lavoratori invalidi almeno al 74%. Per chi svolge lavoro pesante con 36 anni di contributi. Sconti per lavoratrici madri. Lavoratori precoci: con 41 anni di contributi spetta ai lavoratori che hanno versato almeno un anno di contributi prima dei 19 anni e svolgono lavori faticosi o sono care givers, invalidi civili almeno al 74% o disoccupati che abbiano esaurito la Naspi e passato un ulteriore trimestre in disoccupazione. Isopensione: spetta a lavoratori di imprese sopra i 15 dipendenti: vi si accede sottoscrivendo un accordo di esodo con prepensionamento a carico dell'azienda. Si percepisce un assegno mensile pagato dall'ex datore. Fino al 2020 si possono anticipare 7 anni, dopo quella data 4 anni.
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