E' il 17 febbraio del 1992. Un uomo incontra un imprenditore e incassa una tangente in cambio dell'affidamento di un appalto. Ma l'imprenditore ha addosso un microfono. I carabinieri sono in ascolto e procedono all'arresto in flagranza di reato. I maggiori reati contestati sono corruzione, concussione, finanziamento illecito dei partiti.
Non è però un arresto qualsiasi. E' l'inizio di una inchiesta giudiziaria, chiamata MANI PULITE, che si allargherà a macchia d'olio, scardinando un sistema organizzato di mazzette e colpendo al cuore la politica. I numeri dell'operazione sono emblematici: 5000 le persone indagate dal pool di Milano; 3175 i rinvii a giudizio chiesti in 10 anni; 1233 le condanne patteggiate; 429 gli indagati assolti in giudizio; 481 le assoluzioni per prescrizione o estinzione del reato.
L'arrestato, Mario Chiesa, era presidente del Pio Albergo Trivulzio di Milano e membro del PSI milanese. L'inchiesta, nel tempo, catturò la massima attenzione dell'opinione pubblica e della stampa nazionale e internazionale.
PER APPROFONDIRE
Qui “cinque storie di mani pulite” di Simone Spetia