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Erdogan, il Sultano cerca il terzo mandato dopo un trentennio di potere

(LaPresse) Il Sultano rischia. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è dato in svantaggio rispetto al candidato delle opposizioni Kemal Kilicdaroglu alle elezioni presidenziali in programma domenica, secondo gli ultimi sondaggi dell'istituto Konda. Il capo dello stato uscente è al 43,7% rispetto al 49,3% dello sfidante. Erdogan è alla caccia di un terzo mandato, dopo aver ricoperto la carica di primo ministro dal 2003 al 2014 ed essere stato sindaco di Istanbul dal 1994 al 1998. Politico di ispirazione islamista, declinata attraverso il partitoda lui fondato, l'Akp, proprio durante il mandato alla guida della città venne condannato a4 mesi di carcere, nel 1997, per aver violato le leggi laiche della Turchia dopo aver recitato un poema religioso a un raduno. Da quell'episodio prende il volo la carriera di Erdogan, che dal 1999 lo vede protagonista assoluto della politica del paese. Da piccolo paese la Turchia diventa uno dei protagonisti dello scacchiere internazionale, con un rilancio dell'economia interna e un ruolo di guida per le democrazie del mondo musulmano. Ma nel corso degli anni Erdogan diventa sempre più un autocrate che reprime duramente il dissenso, come nel 2013 contro le manifestazioni di Piazza Taksim a Istanbul. La stretta diventa ancora più netta dopo il tentato colpo di stato contro Erdogan del 2016 e si traduce in epurazioni di magistrati e giornalisti. Mano dura viene usata anche nei confronti della minoranza curda e delle sue aspirazioni indipendentiste, con azioni militari spietate verso l'organizzazione armata del Pkk, il partito curdo dei lavoratori. Difficili anche i rapporti con l'Europa con l'adesione della Turchia all'Unione europea che è praticamente congelata. Punto chiave la questione migranti, dopo che Erdogan minaccia durante la guerra siriana di riversare in Europa i profughi. Nel 2016 viene raggiunto un accordo tra Bruxelles e Ankara. Sul dossier Siria, sempre in chiave anti-curda, l'esercito turco ha ocupato una zona di confine nel nord del paese ma Erdogan è stato più volte accusato di un sostegno occulto allo Stato Islamico, sempre nell'ottica della lotta ai guerriglieri curdi dell'Ypg attivi nel paese mediorientale.
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