Italia

Bocconi inaugura (virtualmente) l’anno accademico 2020/2021

di Rosalba Reggio

Con Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, inaugurato oggi l'anno accademico 2020/21. Guardando anche all'emergenza in corso, l'Università ridisegna il futuro puntando su capitale umano, innovazione e sostenibilità. Ora più che mai.
“Society, Europe, Future”: nell'annus horribilis della pandemia, l'Università Bocconi ha scelto queste tre parole per la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2020-2021. Durante l'evento – che si è tenuto oggi in forma digitale con l'intervento della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen – il presidente della Bocconi Mario Monti e il rettore Gianmario Verona, alla presenza del vice presidente Andrea Sironi e del consigliere delegato Riccardo Taranto, hanno delineato i traguardi raggiunti dall'Università.
“Dopo mesi che ci hanno messo a dura prova, come istituzioni e come individui”, ha dichiarato il presidente Monti, “abbiamo scelto di inaugurare il nuovo anno accademico con un messaggio di fiducia nel futuro. La presenza in video conferenza della Presidente von der Leyen è una testimonianza del ruolo centrale svolto dall'Unione europea nell'affrontare la pandemia, esercitato in maniera tangibile, tempestiva e lungimirante, e dell'impegno della Commissione per i giovani, la sostenibilità e in generale per le grandi sfide del nostro tempo. Si tratta infine di un riconoscimento al nostro Ateneo - e alla sua vocazione europea - del quale andiamo molto fieri, per la Bocconi e per l'Italia.”
“Quello che inauguriamo oggi è un anno accademico guidato da una profonda trasformazione”, ha detto il rettore Verona. “Ogni crisi porta in sé anche il seme dell'innovazione e di una nuova crescita, se la si sa guidare e se si fa leva sulle competenze, lo spirito di servizio e la creatività dell'intera comunità. In Bocconi fin dall'inizio della crisi sanitaria, subito diventata anche crisi economica, abbiamo lavorato per garantire ai nostri studenti continuità, qualità della didattica e dei servizi e sostegno economico. Le innovazioni sviluppate e introdotte in tempo di crisi sono diventate così la base del nuovo modello didattico che la Bocconi sta disegnando per il suo futuro e che rappresenta uno degli obiettivi del Piano strategico 2021/2025. Il nuovo modello integrerà la presenza con il digitale, creando un nuovo modo di insegnare e apprendere potenziato, in cui il professore sarà sempre più “coach” e guiderà gli studenti tra contenuti e medium, con una forte attenzione all'interazione e allo scambio di esperienze”.
Capitale umano, trasformazione digitale e sostenibilità: oggi più che mai – Now more than ever, come recita il recente claim dell'Università – sono queste quindi le priorità sulle quali punta la Bocconi per guardare al proprio futuro e alla società.
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