Economia

Usa e Cina? No grazie, restiamo in Italia

di Luca Orlando

L'attività lì è a rischio: venite a produrre da noi. Da colossi dell'hi-tech di Stati Uniti e Cina sono arrivate in questi giorni a Technoprobe offerte per trasferire la produzione dall'Italia. Scelta non necessaria e offerte respinte, perché il gruppo lecchese (620 addetti, 220 milioni di ricavi), tra i leader mondiali nei sistemi di test per elettronica, grazie a misure di sicurezza ferree e alla strategicità della suo produzione, può continuare a lavorare.
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