Economia

TrueScreen inaugura Spazio 01 e porta l'innovazione a Bologna

Milano, 11 apr. (askanews) - La tecnologia evolve instancabilmente, ma la società non è in grado di farlo altrettanto velocemente. Come possono allora convivere principi ed evoluzione in un contesto così mutevole, contribuendo a creare un futuro sostenibile anche tecnologicamente? E' il dilemma su cui si sono confrontati a Bologna avvocati, imprenditori, venture capitalist, startupper e istituzioni, convocati da TrueScreen, l'azienda che ha ideato una soluzione mobile che consente di certificare con estremo valore probatorio tutti i contenuti multimediali acquisiti con smartphone o tablet, permettendo di ottenere un report forense certificato in pochi secondi e in maniera semplice.

L'amministratore delegato e founder, Fabio Ugolini, racconta i motivi che hanno portato all'apertura di Spazio 01. "Come Truscreen non possiamo pensare di avere tutte le competenze all'interno del nostro team, di conseguenza Spazio 01 è stata una necessità. Abbiamo bisogno di un luogo dove poterci incontrare e confrontare con tante realtà che hanno competenze e sensibilità diverse e che in un qualche modo possono confluire e creare valore all'interno di Truscreen e, perché no, anche all'interno di tutte le altre società e associazioni che in un qualche modo vengono in contatto con noi. Quindi è stata una naturale evoluzione del nostro modo di fare azienda e pensiamo che questo approccio estremamente aperto verso l'innovazione, ascoltando chi ha da aggiungere concetti, sensibilità e tecnologie che noi non possiamo avere di default a prescindere. Spazio 01 è quel cappello che permette di riunire tutto il nostro network e di dialogare e crescere assieme ad esso".

Da molti anni il diritto insegue la tecnologia. Da qui ha preso il via il dibattito nel corso dell'iniziativa "The Evolution Dilemma. Evolvere insieme alla tecnologia: dai metaversi al web 3.0", promossa assieme a 42 LF - The Innovation Law Firm. Il fondatore Giuseppe Vaciago. "Evolution dilemma è un dilemma che oggi dobbiamo gestire sia dal punto di vista tecnologico che legale. Dobbiamo avere delle regole chiare, ma dobbiamo però cercare di fare in modo che le regole non tarpino le ali alla tecnologia".

"E' importante ricordare che anche la guerra ci porrà dei dilemmi di natura tecnologica. E anche lì il diritto dovrà fare la sua parte. Io credo che non basti il diritto ma si debba parlare anche di etica".

Spesso, come ha ricordato l'assessore comunale all'Agenda digitale, Massimo Bugani, si parla della quarta rivoluzione digitale con accezione negativa perché in diversi settori rischia di togliere posti di lavoro. In realtà proprio questa può trasformarsi in un'opportunità per Bologna che a breve avvierà un concorso per esperti in cyber security. "Quella che era una necessità che sentivamo di una ventina di figure da inserire all'interno dell'area metropolitana bolognese per tutelare i Comuni del territorio sta esplodendo. Veniamo contattati da aziende, Confindustria e Ausl perché è una necessità di migliaia di unità, di posti di lavoro che sono necessari non domani, ma già oggi".

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