“Tutto il Governo ha capito quanto è importante l'industria dell'automotive, non soltanto per la produzione di automobili, ma anche per la componentistica. Abbiamo fatto un piano finalmente pluriennale, fino al 2030, mettendo risorse importanti. Abbiamo inizialmente finanziato la domanda con i cosiddetti incentivi per l'acquisto di auto ecologiche, adesso c'è tutta la parte relativa all'offerta, che è quella che mi interessa di più: tutto un set di contribuzioni, incentivi all'industria italiana che opera in questa filiera, a tutti i livelli. Dal produttore finale, parliamo di Stellantis, a quello che fa i pezzi di componentistica per Stellantis, ma anche per l'industria tedesca ecc, a investire a riconvertire la produzione in modo compatibile con quello che è il destino di un'industria che non potrà confidare sul motore endotermico”. Lo ha detto il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti nel corso del panel “Sviluppo economico e costi della transizione energetica” durante il Festival dell'Economia di Trento. Il Ministro Giorgetti ha aggiunto: “Su questo aspetto la posizione italiana che io ho sostenuto fin dall'inizio – prima da solo, ora un po' meno – è che il destino non può essere considerato solo quello dell'auto elettrica. Noi sosteniamo che in base al principio di neutralità tecnologica, sarà la tecnologia e poi i consumatori a decidere se si andrà ad auto elettriche, auto a idrogeno piuttosto che con biocarburanti. E questa è una battaglia che stiamo facendo anche a Bruxelles per far passare il concetto. Penso che la tecnologia possa fare nuovi progressi. Sui biocarburanti credo che l'Italia sia la prima in Europa, forse al mondo per quanto riguarda la ricerca e la sperimentazione, e noi dobbiamo fare passare il concetto che dobbiamo offrire un set di alternative. Anche perché se ci affidiamo solo all'auto elettrica dobbiamo sapere che in questo momento l'80% di tutto quello che sta dietro a un auto elettrica è di riferimento cinese e non dobbiamo compiere lo stesso errore che abbiamo fatto con il gas russo”.
Per approfondire
Lo speciale Festival Economia di Trento