FESTIVAL DELL’ECONOMIA

Floridi: “La mente artificiale? Improbabile, la lotteria si vince una volta sola”

“La nostra esistenza, come menti nel mondo, è molto peculiare o anomala rispetto a un cane o a un primate qualsiasi. Noi siamo meccanismi rotti, peculiari, strani. Siamo il punto fuori dalla curva, che non rientra. La nostra vita mentale è staccata dal mondo del qui e ora. Molta della nostra esistenza la passiamo in un mondo ideale di pensieri, preoccupazioni, speranze, desideri, inclinazioni. E' come se il meccanismo si fosse o rotto. E si è rotto in maniera tale da avere successo nel mondo. Noi siamo a metà strada tra il cane, che sta sempre “qui e ora”, e il matto, fuori di testa, che pensa di essere Napoleone. Noi stiamo a metà strada: non siamo né come il cane, né come il matto che vive in un mondo lontano dalla realtà. E' in questo bilanciamento tra il cane e il matto che si sviluppa la mente umana. Questa è riproducibile? Io dico che è improbabile riprodurre la mente umana in modo artificiale. Improbabile, perché la lotteria si vince una volta sola”. Lo ha detto Luciano Floridi, professore di filosofia all'università di Oxford, intervenendo al Festival dell'economia di Trento nel panel “L'uomo nuovo tra mondo digitale e neuroscienza”.

Per approfondire
Lo speciale Festival Economia di Trento
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