Economia

Donne e denaro, la parità con gli uomini è ancora un miraggio

  • 03:31

Torino (askanews) - I tempi delle suffragette sembrano lontani anni luce, ma la parità uomo-donna in campo economico in Italia è rimasta lettera morta. Lo si evince da una indagine affidata dal Museo del Risparmio di Torino a Epistemel sul grado di consapevolezza e padronanza della popolazione italiana femminile nella gestione del denaro. I dati sono stati presentati nel corso di un incontro al Museo del Risparmio di Torino, con la direttrice dell'ente Giovanna Paladino: "Un risultato eclatante della ricerca è che circa il 21% delle donne italiane non ha accesso ad un conto corrente e il 9 % non ha neanche un conto corrente di tipo familiare, ciò significa che non hanno un bancomat o una carta di credito, e quindi dipendono interamente dal proprio partner o dai propri genitori nella gestione del denaro".

Daniela Del Boca, docente di economia all'Università di Torino: "Sono dati molto scioccanti che fanno vedere una realtà, molto radicale, in cui solo gli uomini si occupano del risparmio e degli investimenti.

Sono dati non così incoerenti con l'attuale situazione italiana in cui solo poche donne lavorano, ricordiamolo, sono il 45%. Quando lavorano spesso hanno salari inferiori e poche donne scelgono campi di studio che hanno familiarità con i termini dell'economia e della finanza".

Più ottimista l'ex ministro Elsa Fornero, oggi coordinatore scientifico del Cerp di Torino: "Abbiamo dati da un lato sconcertanti e da un altro decisamente fuori linea rispetto a quelli che consideriamo paesi più avanti sotto il profilo dell'uguaglianza di genere. Ma nonostante questi dati l'Italia è un paese che risparmia e il risparmio viene fuori dalle famiglie".

Fornero punta il dito contro i pregiudizi sulle donne, soprattutto negli ambienti di lavoro: "Molti datori di lavoro hanno dei pregiudizi nei confronti delle donne. E' sconcertante ciò a cui assistiamo oggi in tema di molestie sessuali, che indicano che le donne nei contesti lavorativi devono sopportare cose che non stanno nei contesti civili. E' vero ci dicono devi denunciare: ma questo spesso ha un prezzo molto alto e che si riverbera magari anche su altro. Oltre ai pregiudizi, c'è poi la non applicazione del merito".

L'indagine è stata svolta attraverso 1030 interviste, 752 delle quali rivolte a donne.

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