Cultura

Festival del cinema di Venezia: Almodóvar superstar

di Nicoletta Cottone

Leone d'oro alla carriera all'eclettico e amatissimo regista spagnolo Pedro Almodóvar. Che si è raccontato: “31 anni fa qui a Venezia ho avuto il mio battesimo, selezionato con L'indiscreto fascino del peccato”. Il presidente della giuria Sergio Leone disse che il film meritava di vincere, “ma i tempi non erano maturi per un premio a un film così alternativo”. Ha detto che gli piace pensare che “il Leone alla carriera sia un atto casuale di giustizia poetica, quasi un risarcimento”. Nel 1988 per “Donne sull'orlo di una crisi di nervi” fu invece “una grande festa perenne”. Le attrici erano l'immagine “della Spagna ultra moderna di quegli anni”. Almodóvar ha ricordato i suoi inizi come regista, in una Madrid “appena uscita da 40 anni di una dittatura tremenda”. “Ho voluto raccontare il cambiamento, la vita, la libertà anche sessuale e le interminabili notti madrilene rappresentate da tanti orientamenti sessuali diversi”. “Il potere di un regista è realizzare con libertà e indipendenza le idee, senza pensare al mercato o al pubblico. Dal mio primo film è così”.

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