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Venus, 2021 marmo bianco e pigmenti Modello: Afrodite di Milo 150-125 a.C. /BCE - Musée du Louvre, Paris L'opera fu ritrovata priva delle braccia nell'isola greca di Milo nel 1820. La sua esposizione l'anno successivo a Parigi fece scalpore, non solo per la sua bellezza: fu infatti la prima statua delle collezioni a venire direttamente dalla Grecia, e la prima a venire esposta sebbene incompleta delle braccia, sulla cui posizione originale gli archeologi avviarono un acceso dibattito.
Venus, 2021 marmo bianco e pigmenti Modello: Afrodite di Milo 150-125 a.C. /BCE - Musée du Louvre, Paris L'opera fu ritrovata priva delle braccia nell'isola greca di Milo nel 1820. La sua esposizione l'anno successivo a Parigi fece scalpore, non solo per la sua bellezza: fu infatti la prima statua delle collezioni a venire direttamente dalla Grecia, e la prima a venire esposta sebbene incompleta delle braccia, sulla cui posizione originale gli archeologi avviarono un acceso dibattito.
Souvenir David, 2020 marmo bianco e pigmenti Modello: Michelangelo Buonarroti, David 1501-1504 - Gallerie dell'Accademia, Firenze L'opera fu commissionata dagli operai della Cattedrale di Firenze, e posta davanti all'ingresso di Palazzo Vecchio come simbolo della capacità dei fiorentini di prevalere grazie alla loro intelligenza e al loro coraggio. Quando la statua fu svelata suscitò l'ammirazione di tutti, divenendo subito un simbolo della città.
Souvenir David, 2020 marmo bianco e pigmenti Modello: Michelangelo Buonarroti, David 1501-1504 - Gallerie dell'Accademia, Firenze L'opera fu commissionata dagli operai della Cattedrale di Firenze, e posta davanti all'ingresso di Palazzo Vecchio come simbolo della capacità dei fiorentini di prevalere grazie alla loro intelligenza e al loro coraggio. Quando la statua fu svelata suscitò l'ammirazione di tutti, divenendo subito un simbolo della città.
Laocoonte, 2020 marmo bianco e pigmenti Modello: Agesandros, Athanodoros, Polydoros, Laocoonte e i suoi figli 40-30 a.C. / B.C.E. - Musei Vaticani, Città del Vaticano Il gruppo statuario, che nell'originale comprende anche i due figlioletti stritolati dai serpenti marini, venne ritrovato nel 1506 a Roma sull’Esquilino e subito identificato con l'opera descritta da Plinio come il capolavoro dei tre famosi scultori di Rodi. Giulio II la acquistò per il Cortile delle Statue del Vaticano, facendone uno dei pezzi più celebri.
Laocoonte, 2020 marmo bianco e pigmenti Modello: Agesandros, Athanodoros, Polydoros, Laocoonte e i suoi figli 40-30 a.C. / B.C.E. - Musei Vaticani, Città del Vaticano Il gruppo statuario, che nell'originale comprende anche i due figlioletti stritolati dai serpenti marini, venne ritrovato nel 1506 a Roma sull’Esquilino e subito identificato con l'opera descritta da Plinio come il capolavoro dei tre famosi scultori di Rodi. Giulio II la acquistò per il Cortile delle Statue del Vaticano, facendone uno dei pezzi più celebri.
Laocoonte, 2020 marmo bianco e pigmenti Modello: Agesandros, Athanodoros, Polydoros, Laocoonte e i suoi figli 40-30 a.C. / B.C.E. - Musei Vaticani, Città del Vaticano Il gruppo statuario, che nell'originale comprende anche i due figlioletti stritolati dai serpenti marini, venne ritrovato nel 1506 a Roma sull’Esquilino e subito identificato con l'opera descritta da Plinio come il capolavoro dei tre famosi scultori di Rodi. Giulio II la acquistò per il Cortile delle Statue del Vaticano, facendone uno dei pezzi più celebri.
Kouros, 2020 marmo bianco e pigmenti Modello: Torso Gaddi I secolo a.C. / 1st Century B.C.E. - Uffizi, Firenze L’opera, derivata da un prototipo del II secolo a.C., è probabilmente il frammento di una statua di Centauro. Molto nota in età rinascimentale, fu spesso raffigurata in dipinti e utilizzata come modello di riferimento da artisti per la straordinaria resa anatomica, considerata così perfetta che mai venne reintegrata delle parti mancanti.
Kouros, 2020 marmo bianco e pigmenti Modello: Torso Gaddi I secolo a.C. / 1st Century B.C.E. - Uffizi, Firenze L’opera, derivata da un prototipo del II secolo a.C., è probabilmente il frammento di una statua di Centauro. Molto nota in età rinascimentale, fu spesso raffigurata in dipinti e utilizzata come modello di riferimento da artisti per la straordinaria resa anatomica, considerata così perfetta che mai venne reintegrata delle parti mancanti.
Torso Belvedere, 2020 marmo bianco e pigmenti Modello: Apollonios, Torso del Belvedere I secolo a.C. / 1st Century B.C.E. - Musei Vaticani, Città del Vaticano Forse frammento di una scultura raffigurante l'eroe greco Aiace Telamonio, e copia da un originale in bronzo del II secolo, la statua è nota a Roma fin dal Quattrocento e divenne una delle sculture antiche maggiormente ammirate dagli artisti fino ai nostri giorni. Tra gli altri, servì a Michelangelo come modello per gli affreschi della Cappella Sistina, e tre secoli più tardi per La barca di Dante di Eugène Delacroix.
Torso Belvedere, 2020 marmo bianco e pigmenti Modello: Apollonios, Torso del Belvedere I secolo a.C. / 1st Century B.C.E. - Musei Vaticani, Città del Vaticano Forse frammento di una scultura raffigurante l'eroe greco Aiace Telamonio, e copia da un originale in bronzo del II secolo, la statua è nota a Roma fin dal Quattrocento e divenne una delle sculture antiche maggiormente ammirate dagli artisti fino ai nostri giorni. Tra gli altri, servì a Michelangelo come modello per gli affreschi della Cappella Sistina, e tre secoli più tardi per La barca di Dante di Eugène Delacroix.
Door Release, 2021 marmo bianco e pigmenti Modello: Statua colossale di Costantino (mano destra) 313-324 d.C. / 313-324 C.E. - Musei Capitolini, Roma Una delle opere più importanti della scultura romana tardo-antica, la gigantesca statua (altezza totale 12 m) era un acrolito, cioè era composta da vari parti in marmo assemblate insieme ad altri materiali. Dominava la Basilica che porta il nome dello stesso imperatore, dove venne rinvenuta crollata nel 1486 per essere portata al Palazzo dei Conservatori, sede delle collezioni cittadine.
Venere Italica, 2016 marmo bianco e pigmenti Modello: Antonio Canova, Venere Italica 1804-1812 – Palazzo Pitti, Firenze La statua venne commissionata al celebre scultore neoclassico per compensare Firenze della dipartita della Venere de' Medici, che Napoleone aveva portato al Louvre. Libera interpretazione più che copia dell'originale, costituisce un manifesto dell'ideale neoclassico di bellezza, qui esemplificato nel modello della “Venere Pudica” cioè sorpresa nella sua umana nudità prima di immergersi in un bagno.
Venere Italica, 2016 marmo bianco e pigmenti Modello: Antonio Canova, Venere Italica 1804-1812 – Palazzo Pitti, Firenze La statua venne commissionata al celebre scultore neoclassico per compensare Firenze della dipartita della Venere de' Medici, che Napoleone aveva portato al Louvre. Libera interpretazione più che copia dell'originale, costituisce un manifesto dell'ideale neoclassico di bellezza, qui esemplificato nel modello della “Venere Pudica” cioè sorpresa nella sua umana nudità prima di immergersi in un bagno.
Amore e Psiche, 2021 marmo bianco e pigmenti Modello: Antonio Canova, Amore e Psiche 1787-1793 – Musée du Louvre, Paris Acquistata da Gioacchino Murat, il celeberrimo capolavoro di Canova rappresenta una scena dal mito tramandato nelle Metamorfosi di Apuleio, e fu una pietra miliare della carriera dello scultore: dell'opera trasse lui stesso una seconda copia nel 1795 per Caterina II di Russia (oggi all'Hermitage), e almeno altre cinque furono realizzate dal suo allievo Adamo Tadolini con piccole variazioni.
Amore e Psiche, 2021 marmo bianco e pigmenti Modello: Antonio Canova, Amore e Psiche 1787-1793 – Musée du Louvre, Paris Acquistata da Gioacchino Murat, il celeberrimo capolavoro di Canova rappresenta una scena dal mito tramandato nelle Metamorfosi di Apuleio, e fu una pietra miliare della carriera dello scultore: dell'opera trasse lui stesso una seconda copia nel 1795 per Caterina II di Russia (oggi all'Hermitage), e almeno altre cinque furono realizzate dal suo allievo Adamo Tadolini con piccole variazioni.
Souvenir Pietà (Cristo), 2004 marmo bianco Modello: Michelangelo Buonarroti, Pietà vaticana / Pietà 1497-1499 – Basilica di San Pietro in Vaticano Il gruppo statuario fu realizzato dall'artista toscano quando era poco più che ventenne, e da subito fu considerato un capolavoro. Attraverso la straordinaria naturalezza dei corpi e delle espressioni, riuscì a rivoluzionale un tradizionale modello iconografico, consegnandoci così uno dei più importanti capisaldi artistici del Rinascimento italiano.
Souvenir Pietà (Cristo), 2004 marmo bianco Modello: Michelangelo Buonarroti, Pietà vaticana / Pietà 1497-1499 – Basilica di San Pietro in Vaticano Il gruppo statuario fu realizzato dall'artista toscano quando era poco più che ventenne, e da subito fu considerato un capolavoro. Attraverso la straordinaria naturalezza dei corpi e delle espressioni, riuscì a rivoluzionale un tradizionale modello iconografico, consegnandoci così uno dei più importanti capisaldi artistici del Rinascimento italiano.
Lorica, 2021 marmo rosa e pigmenti Modello: FEDEZ, aka Federico Leonardo Lucia (Milano, 15 ottobre 1989) Scansione laser e fotogrammetrica dal vero
Lorica, 2021 marmo rosa e pigmenti Modello: FEDEZ, aka Federico Leonardo Lucia (Milano, 15 ottobre 1989) Scansione laser e fotogrammetrica dal vero
Fabio Viale vive e lavora a Torino, ed è conosciuto per i virtuosismi tecnici nel modellare il marmo di Carrara. Fin dalle sue prime realizzazioni è impegnato nella ricerca di un rapporto con i capolavori dell'arte classica, realizzando copie identiche di celebri statue quali la Venere di Milo, il Laocoonte o le opere di Canova, sui quali l'artista sovrascrive nuovi valori attraverso l'asportazione di parti (emblematica la Pietà con il Cristo scalpellato via), oppure, più recentemente attraverso il processo di “tatuatura”, secondo una tecnica da lui stesso messa a punto.
Venus, 2021 marmo bianco e pigmenti Modello: Afrodite di Milo 150-125 a.C. /BCE - Musée du Louvre, Paris L'opera fu ritrovata priva delle braccia nell'isola greca di Milo nel 1820. La sua esposizione l'anno successivo a Parigi fece scalpore, non solo per la sua bellezza: fu infatti la prima statua delle collezioni a venire direttamente dalla Grecia, e la prima a venire esposta sebbene incompleta delle braccia, sulla cui posizione originale gli archeologi avviarono un acceso dibattito.
Venus, 2021 marmo bianco e pigmenti Modello: Afrodite di Milo 150-125 a.C. /BCE - Musée du Louvre, Paris L'opera fu ritrovata priva delle braccia nell'isola greca di Milo nel 1820. La sua esposizione l'anno successivo a Parigi fece scalpore, non solo per la sua bellezza: fu infatti la prima statua delle collezioni a venire direttamente dalla Grecia, e la prima a venire esposta sebbene incompleta delle braccia, sulla cui posizione originale gli archeologi avviarono un acceso dibattito.
Souvenir David, 2020 marmo bianco e pigmenti Modello: Michelangelo Buonarroti, David 1501-1504 - Gallerie dell'Accademia, Firenze L'opera fu commissionata dagli operai della Cattedrale di Firenze, e posta davanti all'ingresso di Palazzo Vecchio come simbolo della capacità dei fiorentini di prevalere grazie alla loro intelligenza e al loro coraggio. Quando la statua fu svelata suscitò l'ammirazione di tutti, divenendo subito un simbolo della città.
Souvenir David, 2020 marmo bianco e pigmenti Modello: Michelangelo Buonarroti, David 1501-1504 - Gallerie dell'Accademia, Firenze L'opera fu commissionata dagli operai della Cattedrale di Firenze, e posta davanti all'ingresso di Palazzo Vecchio come simbolo della capacità dei fiorentini di prevalere grazie alla loro intelligenza e al loro coraggio. Quando la statua fu svelata suscitò l'ammirazione di tutti, divenendo subito un simbolo della città.
Laocoonte, 2020 marmo bianco e pigmenti Modello: Agesandros, Athanodoros, Polydoros, Laocoonte e i suoi figli 40-30 a.C. / B.C.E. - Musei Vaticani, Città del Vaticano Il gruppo statuario, che nell'originale comprende anche i due figlioletti stritolati dai serpenti marini, venne ritrovato nel 1506 a Roma sull’Esquilino e subito identificato con l'opera descritta da Plinio come il capolavoro dei tre famosi scultori di Rodi. Giulio II la acquistò per il Cortile delle Statue del Vaticano, facendone uno dei pezzi più celebri.
Laocoonte, 2020 marmo bianco e pigmenti Modello: Agesandros, Athanodoros, Polydoros, Laocoonte e i suoi figli 40-30 a.C. / B.C.E. - Musei Vaticani, Città del Vaticano Il gruppo statuario, che nell'originale comprende anche i due figlioletti stritolati dai serpenti marini, venne ritrovato nel 1506 a Roma sull’Esquilino e subito identificato con l'opera descritta da Plinio come il capolavoro dei tre famosi scultori di Rodi. Giulio II la acquistò per il Cortile delle Statue del Vaticano, facendone uno dei pezzi più celebri.
Laocoonte, 2020 marmo bianco e pigmenti Modello: Agesandros, Athanodoros, Polydoros, Laocoonte e i suoi figli 40-30 a.C. / B.C.E. - Musei Vaticani, Città del Vaticano Il gruppo statuario, che nell'originale comprende anche i due figlioletti stritolati dai serpenti marini, venne ritrovato nel 1506 a Roma sull’Esquilino e subito identificato con l'opera descritta da Plinio come il capolavoro dei tre famosi scultori di Rodi. Giulio II la acquistò per il Cortile delle Statue del Vaticano, facendone uno dei pezzi più celebri.
Kouros, 2020 marmo bianco e pigmenti Modello: Torso Gaddi I secolo a.C. / 1st Century B.C.E. - Uffizi, Firenze L’opera, derivata da un prototipo del II secolo a.C., è probabilmente il frammento di una statua di Centauro. Molto nota in età rinascimentale, fu spesso raffigurata in dipinti e utilizzata come modello di riferimento da artisti per la straordinaria resa anatomica, considerata così perfetta che mai venne reintegrata delle parti mancanti.
Kouros, 2020 marmo bianco e pigmenti Modello: Torso Gaddi I secolo a.C. / 1st Century B.C.E. - Uffizi, Firenze L’opera, derivata da un prototipo del II secolo a.C., è probabilmente il frammento di una statua di Centauro. Molto nota in età rinascimentale, fu spesso raffigurata in dipinti e utilizzata come modello di riferimento da artisti per la straordinaria resa anatomica, considerata così perfetta che mai venne reintegrata delle parti mancanti.
Torso Belvedere, 2020 marmo bianco e pigmenti Modello: Apollonios, Torso del Belvedere I secolo a.C. / 1st Century B.C.E. - Musei Vaticani, Città del Vaticano Forse frammento di una scultura raffigurante l'eroe greco Aiace Telamonio, e copia da un originale in bronzo del II secolo, la statua è nota a Roma fin dal Quattrocento e divenne una delle sculture antiche maggiormente ammirate dagli artisti fino ai nostri giorni. Tra gli altri, servì a Michelangelo come modello per gli affreschi della Cappella Sistina, e tre secoli più tardi per La barca di Dante di Eugène Delacroix.
Torso Belvedere, 2020 marmo bianco e pigmenti Modello: Apollonios, Torso del Belvedere I secolo a.C. / 1st Century B.C.E. - Musei Vaticani, Città del Vaticano Forse frammento di una scultura raffigurante l'eroe greco Aiace Telamonio, e copia da un originale in bronzo del II secolo, la statua è nota a Roma fin dal Quattrocento e divenne una delle sculture antiche maggiormente ammirate dagli artisti fino ai nostri giorni. Tra gli altri, servì a Michelangelo come modello per gli affreschi della Cappella Sistina, e tre secoli più tardi per La barca di Dante di Eugène Delacroix.
Door Release, 2021 marmo bianco e pigmenti Modello: Statua colossale di Costantino (mano destra) 313-324 d.C. / 313-324 C.E. - Musei Capitolini, Roma Una delle opere più importanti della scultura romana tardo-antica, la gigantesca statua (altezza totale 12 m) era un acrolito, cioè era composta da vari parti in marmo assemblate insieme ad altri materiali. Dominava la Basilica che porta il nome dello stesso imperatore, dove venne rinvenuta crollata nel 1486 per essere portata al Palazzo dei Conservatori, sede delle collezioni cittadine.
Venere Italica, 2016 marmo bianco e pigmenti Modello: Antonio Canova, Venere Italica 1804-1812 – Palazzo Pitti, Firenze La statua venne commissionata al celebre scultore neoclassico per compensare Firenze della dipartita della Venere de' Medici, che Napoleone aveva portato al Louvre. Libera interpretazione più che copia dell'originale, costituisce un manifesto dell'ideale neoclassico di bellezza, qui esemplificato nel modello della “Venere Pudica” cioè sorpresa nella sua umana nudità prima di immergersi in un bagno.
Venere Italica, 2016 marmo bianco e pigmenti Modello: Antonio Canova, Venere Italica 1804-1812 – Palazzo Pitti, Firenze La statua venne commissionata al celebre scultore neoclassico per compensare Firenze della dipartita della Venere de' Medici, che Napoleone aveva portato al Louvre. Libera interpretazione più che copia dell'originale, costituisce un manifesto dell'ideale neoclassico di bellezza, qui esemplificato nel modello della “Venere Pudica” cioè sorpresa nella sua umana nudità prima di immergersi in un bagno.
Amore e Psiche, 2021 marmo bianco e pigmenti Modello: Antonio Canova, Amore e Psiche 1787-1793 – Musée du Louvre, Paris Acquistata da Gioacchino Murat, il celeberrimo capolavoro di Canova rappresenta una scena dal mito tramandato nelle Metamorfosi di Apuleio, e fu una pietra miliare della carriera dello scultore: dell'opera trasse lui stesso una seconda copia nel 1795 per Caterina II di Russia (oggi all'Hermitage), e almeno altre cinque furono realizzate dal suo allievo Adamo Tadolini con piccole variazioni.
Amore e Psiche, 2021 marmo bianco e pigmenti Modello: Antonio Canova, Amore e Psiche 1787-1793 – Musée du Louvre, Paris Acquistata da Gioacchino Murat, il celeberrimo capolavoro di Canova rappresenta una scena dal mito tramandato nelle Metamorfosi di Apuleio, e fu una pietra miliare della carriera dello scultore: dell'opera trasse lui stesso una seconda copia nel 1795 per Caterina II di Russia (oggi all'Hermitage), e almeno altre cinque furono realizzate dal suo allievo Adamo Tadolini con piccole variazioni.
Souvenir Pietà (Cristo), 2004 marmo bianco Modello: Michelangelo Buonarroti, Pietà vaticana / Pietà 1497-1499 – Basilica di San Pietro in Vaticano Il gruppo statuario fu realizzato dall'artista toscano quando era poco più che ventenne, e da subito fu considerato un capolavoro. Attraverso la straordinaria naturalezza dei corpi e delle espressioni, riuscì a rivoluzionale un tradizionale modello iconografico, consegnandoci così uno dei più importanti capisaldi artistici del Rinascimento italiano.
Souvenir Pietà (Cristo), 2004 marmo bianco Modello: Michelangelo Buonarroti, Pietà vaticana / Pietà 1497-1499 – Basilica di San Pietro in Vaticano Il gruppo statuario fu realizzato dall'artista toscano quando era poco più che ventenne, e da subito fu considerato un capolavoro. Attraverso la straordinaria naturalezza dei corpi e delle espressioni, riuscì a rivoluzionale un tradizionale modello iconografico, consegnandoci così uno dei più importanti capisaldi artistici del Rinascimento italiano.
Lorica, 2021 marmo rosa e pigmenti Modello: FEDEZ, aka Federico Leonardo Lucia (Milano, 15 ottobre 1989) Scansione laser e fotogrammetrica dal vero
Lorica, 2021 marmo rosa e pigmenti Modello: FEDEZ, aka Federico Leonardo Lucia (Milano, 15 ottobre 1989) Scansione laser e fotogrammetrica dal vero
Fabio Viale vive e lavora a Torino, ed è conosciuto per i virtuosismi tecnici nel modellare il marmo di Carrara. Fin dalle sue prime realizzazioni è impegnato nella ricerca di un rapporto con i capolavori dell'arte classica, realizzando copie identiche di celebri statue quali la Venere di Milo, il Laocoonte o le opere di Canova, sui quali l'artista sovrascrive nuovi valori attraverso l'asportazione di parti (emblematica la Pietà con il Cristo scalpellato via), oppure, più recentemente attraverso il processo di “tatuatura”, secondo una tecnica da lui stesso messa a punto.
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